Cosa è il carciofo e la sua diffusione: dall’antichità ad oggi

Oggi parliamo di un ortaggio davvero particolare: il carciofo. Perché è particolare? Perché è uno di quegli alimenti che non si sa mai se gustarlo in estate, in inverno, in primavera o autunno. Ecco perché lo definiamo l’ortaggio che sa di primavera.

Si tratta di una pianta tipica del Mediterraneo, appartenente alla famiglia asteracee. Il nome scientifico del carciofo è Cynara scolymus, tale denominazione proviene dal latino “cinis”, che sta letteralmente per “dalla cenere” e viene così chiamato proprio perché con la cenere si concima il terreno per poter successivamente procedere alla coltivazione del carciofo.

Sapevate che le origini del carciofo risalgono ad un’antica leggenda greca? Parte tutto dalla storia di Cynara, una bellissima ninfa dal volto luminoso, la pelle rosata ed un portamento elegante, con occhi verdi dalle pagliuzze viola e dai capelli color cenere, motivo per il quale le era stato dato il nome Cynara. Durante una visita del padre degli dèi Zeus a suo fratello Poseidone, egli vide la ninfa su una spiaggia della Sicilia e se ne innamorò perdutamente.

Da qui in poi, abbiamo ben due versioni della storia, che hanno però lo stesso finale. Secondo la prima, il dio sedusse Cynara trasformandola in una dea per portarla sull’Olimpo con lui, ma ben presto la ninfa, triste per la mancanza dei propri familiari, decise di fuggire via. Nella seconda versione, invece, la ninfa si rifiutò fin dall’inizio di accettare le attenzioni che le venivano poste da Zeus.

In entrambe le versioni, comunque, il dio, trovandosi in un momento d’ira causato dal “tradimento”, prese in considerazione l’idea di voler trasformare la ninfa in un ortaggio: un carciofo dal colore verde e con tante diverse sfumature e fiori di colore viola, come gli occhi della ragazza.

Caratterizzata da una struttura spinosa e dura all’esterno – causa del suo rifiuto al padre degli dèi – ma così tenera all’interno, proprio come il suo carattere gentile, tipico delle dee.

Il carciofo, nell’antichità, però era considerato una varietà di tipo selvatico chiamata “cardo”. Quest’ultimo era proprio una pianta piccola, dura e spinosa caratterizzata da alcuni fiorellini violacei. Per gli Egizi e i Greci era considerato un “dono del sole”, mentre per gli arabi era chiamato al–kharshuf, vale a dire “spina della terra”.

Il carciofo in sé e la sua pianta rimase sconosciuta fino alla Seconda guerra mondiale, quando venne poi riscoperta grazie alla sua elevata produzione di boccioli buoni da mangiare, e grazie alla lunga vita produttiva della pianta (fino ai 6/7 anni), oltre che alla sua facilità di coltivazione.

Nella regione del Lazio, la coltivazione del carciofo risale al periodo degli Etruschi, al quale viene anche attribuito l’addomesticamento della varietà selvatica che col tempo si è trasformata in quella che conosciamo oggi. È grazie a loro, soprattutto, che il Carciofo Romanesco è stato considerato come il primo prodotto italiano a ricevere, nell’anno 2001, il marchio IGP.

Proprietà e benefici del carciofo

Noto sin dall’antichità per le sue molteplici doti benefiche, il carciofo è davvero un’ottima verdura di stagione già a partire dal mese di novembre, malgrado venga raccolto nel mese di ottobre fino a giugno.

Tra le caratteristiche e le proprietà benefiche del carciofo, è importante citare la sua ricchezza di potassio, magnesio, ferro, calcio e vitamine, come la Vitamina A e le Vitamine del gruppo B, C, E, K e J. Caratterizzato da proprietà antiossidanti, depurative e diuretiche, il carciofo è un alimento fondamentale al fine di riuscire a mantenere in buona salute il fegato.

Tra le altre cose, il carciofo viene considerato anche come alimento utile per la digestione, la riduzione del colesterolo cattivo e l’abbassamento della glicemia. La sua ricca presenza di potassio, inoltre, neutralizza gli effetti del sodio in eccesso, agendo come regolatore della pressione sanguigna e dando anche dei benefici sul cervello.

Specialità siciliane: il carciofo di Cerda

Sapevate che in Sicilia esiste un luogo definito come la città dei carciofi? Stiamo parlando del famosissimo carciofo di Cerda! Si tratta di una particolare tipologia di carciofo caratterizzato da spine. Da tempo, ormai, è stato introdotto nel mercato e tale tipologia è caratterizzata da una forma di tipo sferico, con delle sfumature rosso-violacee e con un’ottima resistenza per il mantenimento del gusto e della freschezza. Tale tipo di Carciofo interessa in particolare il territorio di Cerda, Sciara e la Piana di Termini Imerese insieme a Buonfornello.

Il 25 Aprile di ogni anno, inoltre, a Cerda si festeggia la Sagra del Carciofo, un evento nato nel 1982, per rendere omaggio al prodotto dell’Agricoltura locale, vale a dire “il carciofo spinoso cerdese”.

Il carciofo in cucina, uno degli ortaggi più versatili

In cucina, i carciofi vengono impiegati in tantissime modalità e possono essere utilizzati per preparare tantissime ricette, leggere e sfiziose e per tutti i palati, come ad esempio un buon piatto di carciofi in padella o accostati ad un bel contorno di patate, per non parlare dei carciofi in pastella. I carciofi si prestano a tantissime preparazioni, possono essere trifolati, gratinati, sotto forma di pâté, usati per condire un bel risotto o una pasta fresca. Non avete anche voi un certo languorino?

Insomma, possiamo dire senza alcun dubbio che i carciofi sono protagonisti di una grande tradizione culinaria italiana! E se anche voi non vedete l’ora di assaggiare questo piatto così particolare e allo stesso tempo semplice e prelibato, perché non venite a trovarci quest’estate fantastico Resort Costa House? Saremo ben lieti di deliziarvi con tutti i nostri piatti più buoni e gustosi nella nostra bellissima isola di Lampedusa!

Potete contattarci compilando l’apposito form online, ai numeri di telefono 338-2865656 e 335-6133335 o inviando una mail a info@costahouse.it. Saremo ben lieti di accogliervi e farvi vivere un soggiorno da sogno!