In Europa l’opinione pubblica si è abituata a immagini di migranti, di barche che affondano, di stragi in mare, fino al punto di diventare cinici e insensibili rispetto all’argomento.
Così con il progetto Mare di Mezzo, il liutaio cortonese Vecchini, ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei movimenti migratori nel Mediterraneo.
L’ha costruita Giulio Carlo Vecchini ricavandola dai legni dei barconi spiaggiati a Lampedusa.
Difatti sull’isola c’è un enorme cimitero di barche, materiale sequestrato senza possibilità d’accesso. Ma grazie al supporto dell’associazione On The Move e della giornalista Flore Murard è riuscito a mettersi in contatto con il falegname isolano Francesco Tuccio, l’unico che, avendo costruito la croce a in onore di Papa Francesco, ha accesso al deposito. Ha da subito abbracciato il progetto ed ha spedito al liutaio i pezzi necessari alla costruzione dello strumento.
Il liutaio ha impiegato sei mesi per costruirla, periodo durante il quale ha dovuto scontrarsi con le difficoltà del legno, così diverso dai legni usati in liuteria, ma è riuscito ad ottenere un suono forte, luminoso che rimanda al viaggio compiuto dalle barche e dalle persone, cercando di richiamare le loro voci e quella del mare.
Vecchini ha deciso di chiamare la chitarra “Mare di Mezzo”, traduzione di Bahr Alwasat, “Mediterraneo” in arabo.
Una volta forgiato lo strumento tante mani di artisti l’hanno suonato. Intonando le note di una canzone, forte come un messaggio, caldo come un abbraccio.
“Mare di mezzo, oltre la fine, mare di mezzo e poi oltre il confine, anche se non ti risveglierai, questo legno un giorno suonerà”. Una canzone ispirata dalla chitarra che viene dal mare e che come lei si chiama “Mare di mezzo”
L’intento del liutaio e degli artisti che hanno abbracciato il progetto è quello di suscitare riflessioni di umanità verso tutte le persone costrette a lasciare il proprio paese”.
Tantissimo sono gli artisti coinvolti: Patti Smith che con la Casa del Vento ha fatto un tour, Simona Cavallari, Cecilia Strada, Pif, Bandabardò, Finardi, Cristicchi, che poi compaiono anche nel videoclip. Altri hanno posato per una foto come Ascanio Celestini, Alessandro Benvenuti, Rondelli, Cisco, Carlos Santana, Noa, Marc Ribot, Luca Barbarossa, Punkreas, Capossela, Bob Geldof, The Cyborgs, Verdena, Motta, Dubioza Kolektiv, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Baustelle, Fausto Mesolella degli Avion Travel, Dj Avicii, Shanazad Ismaily, Matti delle Giuncaie, Andrea Gozzi, Calcutta, Max Casacci dei Subsonica, Cesare Petricich dei Negrita, 88 Folli, Brunori Sas, Paolo Fresu, Orchestra Multietnica di Arezzo, Enrico Rava, Andrea Appino, Franz Ferdinand, Bugo, lo scrittore Carlo Lucarelli, Maurizio Landini della Cgil e i giornalisti Concita De Gregorio, Ruotolo, Gramellini, Notarianni e Tommasi.
La Casa del Vento è uscita nelle piattaforme musicali e su Spotify ed è stata prodotta da Mescal. Dunque anche se in questi giorni non si può uscire di casa per comprare il disco, lo si può comodamente ascoltare da casa.
La conclusione del progetto avverrà quando la chitarra terminerà di suonare, acquistando valore e verrà battuta all’asta. Così i proventi finanzieranno un progetto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti dei movimenti migratori del mediterraneo.