Morto il 6 Agosto del 1984, se n’è andato davanti al mare dipinto di blu, al tramonto, sul lembo di terra che più amava. E ha voluto portare per sempre con sè un pezzo dell’amata isola che lo aveva accompagnato nella sua vita: una foto e due boccette nella bara, con acqua e sabbia dell’Isola dei Conigli, oltre al cappello e al bastone dell’uomo in frac.
La villa a lui appartenuta è ora in vendita, unica costruzione sull’isola dei conigli, all’interno della Riserva naturale dell’Isola di Lampedusa, in un’area dall’altissimo valore paesistico e ambientale, di fronte a una delle porzioni sabbiose più belle del Mediterraneo, alla quale si accede direttamente.
Acquistò questa villa di circa 220 metri quadri negli anni ‘70, all’epoca soltanto un rudere, che lui trasformò in una meravigliosa dimora in cui decise anche di morire.
L’immobile è costituito da due corpi, e quando Modugno decise di ristrutturarlo, di quel rudere in partenza si mantennero le caratteristiche tipiche dei dammusi isolani, con murature esterne in pietra a vista, coperture piane con piccole volte centrali, patii e verande con coperture in legno.
Internamente la villa ha pavimenti in cotto, le pareti e i soffitti sono interamente rivestiti, le porte interne sono tutte in legno.
Questa abitazione è unica nel suo genere in quanto è anche l’unica costruzione sulla Spiaggia dei Conigli e tale rimarrà. I vincoli attualmente in vigore, infatti, impediscono lo sviluppo edilizio in questo luogo.
C’è chi ancora sente le note e i versi incalzanti echeggiare tra le note del mare, testimoni dell‘amore per una terra che fu vivo per tutta la vita:
“Si tu mori vogliu muriri ‘nsemi a tia, si tu’ mori amuri miu vogliu muriri. …Chist’è na storia d’un pisci spada. Storia d’amuri.”
Puoi chiamare Giuseppe al 3382865656