Chi si reca a Lampedusa, oltre le sue meravigliose spiagge, deve assolutamente visitare il Santuario della Madonna di Porto Salvo.
Il santuario è accessibile percorrendo la strada che porta all’Isola di Conigli, per chi ha un navigatore basterà cercare str. di Ponente 98, in ogni caso non è accessibile con i mezzi ma bisogna parcheggiare nell’area di sosta a pochi metri.
È un luogo ricco di fascino, oltre alla chiesetta scavata nella roccia situata all’interno di un lussureggiante giardino, ci sono delle piccole grotte che un tempo servivano come riparo per i naviganti.
La sua storia ha origini antichissime, si ha notizia già dal 1202 all’epoca della quarta crociata.
Il Santuario si presenta immerso nel verde e circondato da un bellissimo giardino fiorito. La prima testimonianza venne data dallo scrittore Fazello nel 1569, il quale la definì ‘una cappella consacrata a Maria in una grotta’, ma informazioni più dettagliate vennero trovate in un documento inviato dal governatore di Lampedusa Sanvisente a Ferdinando II, dal quale si evince che la grotta fosse divisa in chiesa cattolica e moschea maomettana. Fu proprio Savinsente che fece edificare il primo edificio in onore di Maria Santissima di Porto Salvo e nel 1843 diede vita ai festeggiamenti patronali del 22 settembre: fu proprio il governatore che parlò per la prima volta di luogo di culto.
Il Santuario di Nostra Signora di Lampedusa è legato alla leggenda dell’eremita, che pare si chiamasse Andrea, il quale accoglieva senza distinzione di fede, chiunque si recasse lì a pregare. Rappresentava un esempio di incontro tra religioni, perché venerava la croce rosso vermiglio che era raffigurata sul pavimento (dalla parte della grotta cristiana) o la mezzaluna dove era seppellito un marabutto turco (dalla parte della grotta musulmana), secondo la religione di chi approdava sull’isola.
Una figura che aveva il compito di accendere di notte dei fuochi sulla costa per segnalare ai naviganti la presenza della terra.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il Santuario venne distrutto dai bombardamenti, ma la statua della Madonna rimase indenne. Quel bombardamento, fortunatamente, non fece vittime ed i lampedusani devoti e grati di questo ricostruirono il Santuario.
Tutt’oggi la Madonna oltre ad essere venerata dai cristiani, viene venerata dall’Islam come madre di Gesù ed è l’unica donna nominata dal Corano.
Inizialmente i Lampedusani in cominciarono a venerare la Madonna di Porto Salvo recandosi alla grotta a pregare e per la messa, ma poi si resero conto che i devoti erano troppi e la grotta era troppo piccola per contenerli tutti, allora si diede inizio alla processione che dalla grotta portava la Madonna fino alla chiesa parrocchiale. Da quel momento la processione si svolse ogni prima domenica di settembre dando inizio un culto molto importante per gli abitanti di Lampedusa.
Da vedere a 15 metri di profondità in mare, per gli appassionati di immersioni, c’è la Madonna subacquea con bambino, una statua regalata dal giornalista Roberto Merlo in seguito ad un incidente occorsogli nelle acque lampedusane, mentre era intento a fare un’immersione proprio il 22 settembre. Quando lo scrittore fu colto da un malore, i lampedusani sospesero i festeggiamenti della Madonna per sincerarsi delle sue condizioni, così che per ricambiare l’affetto ricevuto decise di regalare a Lampedusa questa splendida statua in bronzo benedetta da Giovanni Paolo II in Roma, facendola calare in mare vicino allo scoglio affiorante del ‘Panettone’ di fronte all’Isola dei Conigli e a protezione di tutti coloro che vivono il mare.
Oggi la Madonna di Porto Salvo viene festeggiata il 22 settembre, i cittadini portano in spalla la Sacra effige della Madonna che pesa 150 kg e, gridando ‘Evviva!’, girano per le vie del centro.
La mattina presto, l’associazione culturale musicale di Lampedusa, i Lipadusa Band suonano per le strade in onore della Patrona dell’Isola, Maria SS. di Porto Salvo, mentre la giornata prosegue per la gioia di grandi e piccini con: corsa dei sacchi, albero della cuccagna e gara della pasta.
Di pomeriggio si svolge la processione, i devoti con la Madonna in spalla percorrono, facendo festa, dal Santuario di Cala Madonna fino alla Chiesa Principale di via Roma, dove la statua verrà esposta ai visitatori, isolani e turisti fino al giorno dopo, il 23 settembre giorno in cui sempre in spalla e in processione verrà riportata al Santuario. Per concludere, in serata si svolgerà lo spettacolo pirotecnico al porto, visibile dalle spiagge della Guitgia, da Cala Palme oppure dal belvedere di via Roma.
In verità tutto il mese di settembre per i Lampedusani è festa grande: importante è anche la processione che si svolge in mare, dove la Madonna viene posizionata su una grossa imbarcazione e trasporta fino all’Isola dei Conigli.
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